01 settembre 2006

Emersione dall'immanenza.

Nel suo interessante testo Teoria e pratica della consulenza filosofica Peter B. Raabe individua, tra le fasi della pratica, quella che definisce "del trascendimento".
Si tratta di quella fase in cui, dopo aver sviluppato l'anagrafica e aver cercato di intervenire sui problemi più immediati del consultante, il filosofo opera per aiutare lo stesso consultante a separare i leit-motiv emersi dal dialogo dall'immanenza della vita, al fine di considerarli come elementi "altri", riqualificandoli e rivitalizzandoli.
Volendo considerare l'esistente non solo dal suo essere-nel-mondo ma anche nel suo progettare il proprio essere-nel-mondo, ecco che il percorso della consulenza filosofica potrebbe essere quello di portare o ri-portare l'individuo (il consultante) alla sua condizione di persona come essere progettuale, facendolo emergere dall'immanenza (cfr. de Bouvoir), dal flusso irriflessivo della vita umana in cui non si opera la libera scelta per intraprendere progetti (cfr. Grovier), dallo scacco (cfr. Sartre), dall'illusione dell'illimitato esistenziale (cfr. Lacroix).
In sintesi, da quello stato compresso dell'essere nel quale l'esistente è così assorbito nel mondo da rendere quest'ultimo tanto ovvio quanto inosservato nel corso delle attività della propria vita (cfr. Heidegger).