07 novembre 2006

Uno spazio logico di interlocuzione per il dialogo filosofico.

Si tratta di quello spazio interlocutorio comune individuato da Francis Jacques e con il quale dichiara superata, nel processo comunicativo relazionale, ogni lettura atomistica del processo stesso.
Non più una interazione comunicativa come azione (reazione) che passa da un soggetto all'altro. Esiste un sistema di ordine superiore (definito Sigma R) rispetto alla coppia di soggetti in relazione (S1 e S2) per cui il messaggio per il ricevente è contemporaneamente un messaggio per l'emittente.
"Mi dico ciò che ti dico": non si significa senza comprendere.
Si viene in questo modo a stabilire una sorta di spirale comunicativa che è il risultato dell'effetto di perturbazione che avviene quando il soggetto emittente (S1) emette un messaggio di cui il soggetto ricevente (S2) dovrà compensare per ristabilire l'equilibrio.
Si tratta, qui, di una compensazione parziale poichè il soggetto emittente (S1) dovrà comportarsi allo stesso modo nei confronti di ciò che emette il soggetto prima ricevente (S2).
Il soggetto si rende visibile a se stesso nell'allocuzione al tu ed è proprio nello scambio che gli interlocutori si riconoscono in un rapporto di reciprocità.
Questa visione della dinamica relazionale interlocutoria, acquisisce una prospettiva etica attraverso un vero e proprio atto di responsabilità intersoggettiva.
Siamo nell'ambito di un'attività congiunta finalizzata alla costruzione di mondi possibili. Non più nella trasmissione di mondi diversi che devono trovare una mediazione di tipo comunicativo.
Siamo, quindi, nel punto focale del rapporto dialogico della comunicazione interpersonale. Un punto su cui vale la pena concentrarsi, a mio parere, in quanto - forse - qui sta la forza relazionale propria della consulenza filosofica.
(Cfr. sullo spazio interlocutorio comune: Carlo Galimberti From communication to conversation in Ricerche di Psicologia, Milano 1994)

04 novembre 2006

Nulla è statico. Meno che mai il dialogo.

"Quando mi dici qualcosa, io verifico di aver compreso il tuo messaggio ripetendolo con parole mie, perchè se lo ripetessi con le tue parole tu potresti dubitare che io abbia capito. Ma se uso le mie parole il risultato è che cambio il tuo significato, anche se solo di un poco... La conversazione è come giocare a tennis con una palla fatta di gomma semiliquida, che ha una forma diversa ogni volta che attraversa la rete...".
David LODGE Small World